Secondo un’indagine del World economic forum solo il 48% degli over 45 considera la crisi climatica un’urgenza personale. Mentre per il 75% degli adolescenti e dei giovani è una minaccia quotidiana. Gli allarmi lanciati dalla generazione dell’eco-ansia ignorati dagli adulti

In un periodo segnato da guerre, tensioni sociali e da una nuova ondata politica di destra, il disagio delle nuove generazioni si fa sempre più visibile. Non è solo una questione economica o ambientale: è diventato un problema esistenziale. Un malessere giovanile a doppia faccia - l’ansia per il futuro del pianeta e quella per un’esistenza lavorativa precaria - accompagna ormai milioni di ragazze e ragazzi in ogni scelta quotidiana. Le statistiche parlano chiaro: secondo uno studio pubblicato su The Lancet Planetary Health (Hickman et al., 2021), il 75% dei giovani intervistati in dieci Paesi considera «spaventoso» il futuro a causa della crisi climatica. In Italia, dati Unicef-YouTrend mostrano che il 70% degli adolescenti prova ansia climatica, con effetti concreti: insonnia, senso di colpa, rinuncia a immaginare un futuro genitoriale o familiare. Ma per comprendere davvero la profondità di questo disagio, bisogna ascoltare le parole dei diretti interessati. È nelle piattaforme digitali come Reddit - un grande forum online globale, suddiviso in comunità tematiche - che emergono le emozioni più autentiche, non filtrate da codici accademici o linguaggi istituzionali. Reddit è una piazza pubblica virtuale dove migliaia di giovani si raccontano, si sfogano e cercano confronto. È qui che si misura il peso reale del presente, e si percepisce quanto sia difficile, per molti, pensare al domani.

«Soffro di una grave eco-ansia… Vivo nel sud Italia, ma ho paura di fare un errore, di prendere una decisione sbagliata, e che questa terra diventi solo un deserto», scrive un utente. La paura

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